Il Tartufo

Il fungo più prelibato al mondo.

Si tratta di una particolare pianta che nasce completamente sotto terra, inoltre, ha bisogno di stare a contatto con un’altra pianta arborea per nutrirsi e sviluppare lo sporocarpo, la parte che comunemente noi tutti conosciamo come tartufo.

Il tartufo si differenzia in più specie a seconda della sua dimensione, del suo odore, della grandezza e del colore. Ed è qui che troviamo la principale distinzione tra tartufo bianco o nero. Chiaramente non esiste una sola tipologia di tartufo bianco, così come per quella nera. Entrambe, infatti, presentano diverse specie.

Per quanto riguarda i tartufi bianchi, due sono le specie più note, ma soprattutto commestibili.

Il primo è il Magnatum Pico, noto con il nome di bianco d’Alba. E’ possibile trovarlo nell’albese, ma anche nelle zone di Urbino, nel Molise, in Abruzzo ed è capitato di raccogliere qualche esemplare anche al sud Italia.

Poi c’è il Tuber Borchii, noto come bianchetto o marzuolo, anche questo è un tartufo bianco. Non solo è poco pregiato, è anche meno buono, non presentando il sapore intenso tipico di questo genere di fungo.

Tra i tartufi neri, invece, distinguiamo sette specie che non solo possono essere raccolte, ma sono anche commestibili. Chiaramente non tutte presentano le stesse caratteristiche e soltanto alcuni di questi possono essere considerati delle primizie davvero pregiate. Primo tra tutti è il Tuber melanosporum, ovvero il nero pregiato, noto anche come nero di Norcia, tra i neri è sicuramente il più prezioso e costoso.

 Poi c’è il nero estivo o scorzone, un tempo poco conosciuto e snobbato tra gli amanti di questo fungo, oggi sta acquisendo una certa popolarità.

Ha la caratteristica di essere ricoperto da una scorza dura. Il nero invernale, chiamato anche Brumale, non è un tartufo molto pregiato, per alcune caratteristiche, non di certo per il sapore, potrebbe somigliare a quello bianco d’Alba.

A essere considerato il tartufo più pregiato è sicuramente quello di Alba, noto come bianco pregiato. E’ il tartufo più esclusivo per una serie di motivi, primo tra tutti per la sua scarsa reperibilità, si trova solo in terreni argillosi, che siano particolarmente umidi e ricchi di calcio. Per cui è possibile trovare il bianco pregiato solo in zone che sono vicine a corsi d’acqua e dove c’è anche una buona circolazione d’aria, in genere nasce vicino a faggi, tigli, pioppi e querce.